LA SCUOLA CHE VORREI è un progetto dedicato ai ragazzi e le ragazze che desiderino raccontare come vorrebbero che fosse la scuola: quali spazi vorrebbero vivere, che tipo di relazioni con gli adulti vorrebbero avere, in che modo vorrebbero imparare, come vorrebbero che fossero le lezioni, cosa vorrebbero cambiare della scuola e cosa vorrebbero che rimanesse così.
La scuola che vorrei nasce per dare voce ai ragazzi e alle ragazze, perché crediamo che un reale miglioramento del sistema di istruzione in Italia non possa che partire da loro, i ragazzi e le ragazze che la scuola la vivono ogni giorno.
I racconti e le opinioni dei ragazzi e delle ragazze verranno condivise sul sito e sui canali social di Azione Educativa per far arrivare la loro voce a quante più persone possibili e verranno lette con cura dal Consiglio Direttivo di Azione Educativa che partirà proprio dalle idee e dalle opinioni delle ragazze e dei ragazzi per realizzare i progetti e le campagne che verranno.
Chiacchierando con alcune ragazze e ragazzi del gruppo Emozioni in Azione sono emersi alcuni desideri:
una scuola in cui tutte le ragazze e tutti i ragazzi possano esprimersi e sentirsi apprezzati;
una scuola in cui i ragazzi e le ragazze possano andare felici;
una scuola che riconosca alle emozioni il loro valore;
una scuola in cui le relazioni adulti e ragazzi siano fondate sul dialogo, sul rispetto e sul reciproco interesse;
una scuola in cui le opinioni e le idee degli studenti vengano accolte, ascoltate e valorizzate;
una scuola appassionante;
una scuola coinvolgente;
una scuola in cui si possa imparare divertendosi;
una scuola emozionante;
una scuola interessante;
una scuola legata alla vita;
una scuola aperta al mondo!
E TU? Come vorresti la scuola?
Raccontacelo inviando testi, video, disegni e fotografie all’indirizzo mail redazione@azioneeducativa.com indicando in oggetto “La scuola che vorrei”!
Se non sei ancora associato puoi partecipare ugualmente, allegando alla tua mail questo modulo per la privacy compilato e firmato da te (se hai tra i 18 e i 25 anni), o dai tuoi genitori se hai meno di 18 anni (liberatoria privacy minorenni).
Servirebbero insegnanti capaci di ascoltare, di capire e soprattutto dovrebbero avere tanta voglia di insegnare per far appassionare gli studenti alla materia e incoraggiarli a dare sempre il massimo!”