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Il punto.

di Peter H. Reynolds. Ape junior editore

Insegnare non è cosa da tutti, facciamocene una ragione. Si può essere ottimi attori, grandi e appassionati lettori, essere bravissimi a giocare a nascondino, ma questo non fa di noi dei bravi insegnanti. L’insegnamento, se senza alcun dubbio richiede competenza, ha bisogno di una caratteristica, imprescindibile: la capacità di vedere chi si ha davanti e accompagnare questa persona nel suo percorso di crescita e apprendimento.

Il punto, questo libro scritto e illustrato da Peter H. Reynolds è una esemplificazione perfetta di questo, nella sua ricca semplicità e apparente leggerezza.

Le illustrazioni sono chiare e espressive, accompagnano magnificamente il testo, facendoci scendere nella storia.

Peter ci prende per mano e ci porta in una classe. In questa classe c’è Vashti, che non sa disegnare, o almeno così afferma lei stizzita.

Ma in quella classe c’è anche un insegnante. La invita a disegnare un orso bianco nella neve. Vashti non la prende bene, e fa un punto, piccolo e rabbioso. Il giorno dopo il suo disegno è un quadro appeso in classe. Allora il suo punto non è inutile, sciocco o altro, è qualcosa, qualcosa che è talmente apprezzato da essere appeso. E allora perché non farne altri? 

E da lì Vashti si domanderà quanti punti può fare, di che colori, e di quali dimensioni…tanti, meravigliosi, diversi punti, che la portano a esplorare il mondo e le sue capacità grafico espressive.

E alla mostra un bimbo le esprime la sua ammirazione, lei lo invita a provare, lui dice che non sa fare neanche una riga. Disegna la riga con la mano che trema, è l’inizio di una nuova storia.

Perché insegnare è transitivo, e se sei stato accolto e accompagnato saprai farlo con gli altri.

Un libro su come si insegna, per i bambini e per tutti i nostri insegnanti, perché insegnare è un atto d’amore. 

Orietta Bernardi e Marcello Muccelli (maestro Ciambello)

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